Frasi Gigi Proietti
E forse non tutti sanno che oltre allo spettacolo, Gigi Proietti è noto anche per la sua poesia e per la sua attività di scrittore. Infatti, nel 2015 ha pubblicato “Decamer. Storie dietro le quinte.” una raccolta di storie, frasi Gigi Proietti e aneddoti in versi di costume, cioè nati nel camerino e dietro le quinte. Dal 2019 è stato inoltre insignito del titolo di Professore Emerito Honoris Causa di Letteratura e Filosofia. Insomma, un artista senza limiti che è stato capace, dopo quasi cinquant'anni di carriera, di farci ridere a crepapelle, non solo. Per questo motivo abbiamo voluto raccogliere in questo articolo tutte le migliori frasi famose di Gigi Proietti per potervi mostrare uno spaccato interessante sulla sua carriera, sulla sua comicità elegante e sulla sua padronanza di scena. Tra queste citazioni troverete molte parole dal timbro comico, ma anche tante frasi Gigi Proietti in grado di far riflettere, con la solita leggerezza che caratterizzava l'artista e che ha sempre fatto innamorare il pubblico. Dunque vi invitiamo a continuare la lettura e a immergervi nel mondo delle frasi Gigi Proietti per ritrovare la sua particolare dimensione di pensiero.
Gigi Proietti frasi celebri
Di seguito potrete trovare la nostra bella selezione di frasi Gigi Proietti con cui rivivere la sua onorata carriera e ritrovare il sorriso in una giornata qualunque. Buona lettura!
1. “Potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontano. Chi non sa ride, mi insospettisce.”
2. Mi diverto e mi pagano pure. È una pacchia.
3. “- Manzotin: Ooh a Mandrake, ma 'ndo vai, al Polo Norde?
- Mandrake: A Manzotì, io anderò al Polo Nord, ma tu devi annà a fanculo!”
4. Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere.
5. “Dalla crisi non si esce con l’odio, la rabbia: quelle sono solo le conseguenze. La soluzione, invece, è l’amore, e il far tornare di moda le persone per bene.”
6. Benvenuti a teatro, dove tutto è finto ma niente è falso.
7. “La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia familiare in un semicerchio.”
8. Non sono stati i mass media a far resuscitare il mito Battisti [Lucio]. Ma il suo mito a far risuscitare i mass media.
9. “Vivi, lascia vivere ma soprattutto... nun te fa pijà per culo.”
10. Ricordare è un mestiere rischioso, perché ha bisogno di stimoli forti.
11. “Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere.”
12. Per anni sono stato un ospite abituale di Taormina, soprattutto al Teatro Greco. Ultimamente mi muovo meno da Roma, ma quando facevo le tournée vere e proprie, la Sicilia era una tappa immancabile. È un'isola fantastica, è banale dirlo, ma è il primo pensiero che mi viene in mente. Insieme all'estrema varietà di cibi e di vino che sa offrire.
13. “È un whisky maschio senza raschio!”
14. Non è riuscita a capire che è diventata una metropoli, non ce la fa proprio. Basta andare un giorno in una qualsiasi grande città europea per accorgersene. Anche se non potrei vivere un sampietrino più in là, io Roma non la riconosco più. È diventata brutta, scomposta, estranea a se stessa. Non è più un'unità, ma è una somma di almeno sette città con anime diverse. Periferie che non si conoscono l'una con l'altra.
15. “Nella totale perdita di valori della gente, il teatro è un buon pozzo dove attingere.”
16. Forse non è stato neppure come lo ricordi tu, perché nel ricordo hai enfatizzato qualcosa, e qualcos'altro hai rimosso.
17. “La comicità è una questione complessa, non basta mettere in scena una cosetta simpatica per guadagnarsi gli applausi.”
18. Sa perché noi italiani abbiamo spesso tollerato la burocrazia e i suoi misfatti? [...] Perché la burocrazia era la mamma, il ventre molle e accogliente nel quale sparire e riemergere il 27 di ogni mese. Tra coloro che ce l'avevano fatta c'era la granitica convinzione che ogni cosa che accadesse fuori non li riguardava.
19. “Signor Conte io non scherzo. Non scherzo mai.. Io gioco. Sì, er gioco è una cosa serissima. Perché chi scherza lo fa pe divertisse, ma chi gioca punta, s'illude, s'inventa un lieto fine.. Che non arriva mai.”
20. Bisogna prendere esempio dallo spessore e dalla coerenza di persone come lei.
21. “E' molto importante seguire i ragazzi per sapere cosa pensano e soprattutto se veramente pensano a qualcosa.”
22. Il lavoro, però, lo ottenni e cominciai a collaborare stabilmente con quel «certo Emilio Cigoli». Era un vero signore, sempre molto professionale e impeccabile. Grazie a lui il lavoro di doppiatore divenne per me, a più riprese, un'ancora di salvezza.
23. “- Antonio Faiella: Guè! Guard' ca ij teng' a fedina penale nguacchiat' ca fa schif.
- Mandrake: Fattela lavà, che voi da me?”
24. "Roma è bella". Ricordi, Giovacchino quanno potemio dì senza imbarazzo 'sta frase? E se moveva er Ponentino mentre a noi, nun ciannava de fa 'n c...?"
25. “Caligola è nome da omo, Caligola, come Agrippina. A 'gnorante!”